Ansel Adams – Ardoli Giulia

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Ansel Easton Adams nasce a San Francisco, 20 febbraio 1902 e decessa il 22 aprile 1984 è stato un fotografo statunitense. È noto per le sue fotografie in bianco e nero di paesaggi dei parchi nazionali americani e come autore di numerosi libri di fotografia, tra cui la trilogia di manuali di tecnica, The Camera, The Negative e The Print. È stato tra i fondatori dell’associazione Gruppo f/64 insieme ad altri maestri come Edward Weston, Willard Van Dyke e Imogen Cunningham. Quando scattò le prime fotografie, si rese conto che il paesaggio per lui rappresentava non un soggetto, ma il soggetto, a cui dedicò tutta la sua vita. Nutriva un rispetto così grande per il mondo della wilderness, che non gli ha mai dato colori diversi se non quelli del bianco e nero, poiché le considerava “le tonalità con cui osserva il cuore” (anche se qualche scatto a colori poi si è scoperto l’aveva fatto). Verso gli anni ’20 aderì ad un movimento fotografico di cui diventò il maggiore esponente: l’f/64. Si tratta di un approccio alle immagini puro ed essenziale. F/64, come suggerisce il nome stesso, rappresenta una tecnica grazie alla quale la profondità di campo è la più estesa, così come la nitidezza, utilizzando l’apertura del diaframma
più piccola. Questo movimento fece parte di tutta la sua vita, poiché non si trattava (solo) di un approccio metodologico, quanto di una scelta emotiva e devota alle emozioni in grado di sopraffare chiunque, di fronte alla bellezza di un paesaggio incontaminato. Lui ritiene che ogni uomo racchiuda in sé un catalogo di immagini che sono il frutto delle letture che ha fatto, la musica che ha ascoltato, il cibo che ha mangiato, le persone che ha
conosciuto. Le immagini che una persona si porta dentro si differenziano rispetto a quelle di tutti gli individui, poiché parlano di un bagaglio personale e individuale, non trasportabile negli occhi di qualcun altro.

 

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