L’ARTE DI CATTURARE L’ATTIMO

 

 

Henri Cartier-Bresson, uno tra i più convinti puristi della fotografia è nato il 22 agosto 1908 a Chanteloup (Francia), da una famiglia di alta borghesia. Inizialmente si interessa solo di pittura ma l’influenza di suo zio (artista affermato) lo prediligie all’attività di fotografo.

Nel 1931, a soli 23 anni, Henri Cartier-Bresson scopre la gioia di fotografare, compra una Leica e parte per un viaggio che lo porta nel sud della Francia, in Spagna, in Italia e in Messico. La Leica con la sua maneggevolezza e la pellicola 24×36 inaugurano un modo nuovo di rapportarsi al reale, sono strumenti flessibili che si adattano straordinariamente all’occhio sempre mobile e sensibile del fotografo.
È nel reportage che Cartier-Bresson mette in pratica tutta la sua abilità e ha modo di applicare la sua filosofia del “momento decisivo”: una strada che lo porterà ad essere distanziato con l’ambiente borghese che lo circonda, di cui non tollera l’immobilismo e la chiusura, la piccolezza degli orizzonti.

Fernando Kalugodagecartier-bresson-hyeres

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